Buoni e cattivi. Possiamo sempre scegliere.

by oriente, 27 Novembre 2020

Sistemando fotografie di viaggi, mi soffermo su una in particolare. Qualche anno fa, durante un viaggio in un viaggio in Cambogia,  ho visitato il più conosciuto tra i campi della morte, il Choeung Ek Memorial, dove gli Khmer Rossi comandati dal dittatore Pol Pot, tra il 1975 e il 1979 hanno ucciso oltre un milione di persone. Una delle armi usate per tagliare la gola alle vittime è stata la corteccia di banano, che per forma e particolare seghettatura è stata utilizzata come  lama dal taglio netto. La visita è stata sconvolgente, ma su questo non mi soffermo.

Qualche mese fa mentre facevo visita ad una villa in provincia di Bologna, attirata da un albero secolare, alzo la testa per guardare la sua grandezza  e vedo che appesa ai rami c’è una scultura che rappresenta un enorme volatile stilizzato. Chiedo informazioni alla padrona di casa e mi dice che è di un artista, di cui il nome non ricordo più.

La cosa che più mi colpisce, è che è stata realizzata con la stessa corteccia di banano.

Guardando le due foto, messe vicine, rivivo i due momenti. La pesantezza sentita nel luogo di morte in Cambogia e nelle parole della guida che descriveva gli eventi, e la leggerezza di un giardino e nelle parole della proprietaria quando parlava dell’opera d’arte.

Penso che ogni cosa possa contenere tutto e il suo opposto, la differenza la fa l’uso che decidiamo di farne.

L’uomo cattivo trasforma una semplice corteccia in un’arma, per farci abbassare lo sguardo e farci morire.

L’uomo buono, la stessa corteccia la trasforma in un’opera d’arte, per farci alzare lo sguardo e farci volare.

Possiamo sempre scegliere.