La libertà in prigione

by oriente, 19 Dicembre 2020

Ho visto un documentario sullo psichiatra Roberto Assagioli e mi ha profondamente colpito la sua visione della mente così “orientale” e aperta unita alla sua umanita’.

In questo periodo dove possiamo sentirci privati  della nostra libertà, il breve racconto che ha scritto in quel periodo di prigionia è perfetto.  Nel 1940 fu messo in prigione perché considerato”pacifista” Nel racconto trasmette come la libertà sta nella mente, nel nostro atteggiamento e nelle nostre scelte.

LA LIBERTÀ IN PRIGIONE

Capii che ero libero di assumere uno fra molti atteggiamenti nei confronti di questa situazione, che potevo darle il valore che volevo io, e che stava a me decidere in che modo utilizzarla.

Potevo ribellarmi internamente e imprecare; oppure potevo rassegnarmi passivamente e vegetare; potevo lasciarmi andare ad un atteggiamento malsano di autocompatimento e assumere un ruolo di martire; potevo affrontare la situazione con un atteggiamento sportivo e con senso dell’umorismo, considerandola un’esperienza interessante. Potevo trasformare questo periodo in una fase di riposo, in un’occasione per riflettere tanto sulla mia situazione personale – considerando la vita vissuta fino ad allora – quanto su problemi scientifici e filosofici; oppure potevo approfittare della situazione per fare un allenamento psicologico di qualche genere; infine, potevo farne un ritiro spirituale. Ebbi la percezione chiara che l’atteggiamento che avrei preso era interamente una decisione mia: che toccava a me scegliere uno o molti fra questi atteggiamenti e attività; che questa scelta avrebbe avuto determinati effetti, che potevo prevedere e dei quali ero pienamente responsabile. Non avevo dubbi su questa libertà essenziale e su questa facoltà e sui privilegi e le responsabilità che ne derivavano”

Il documentario lo trovate su prime

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